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Thovez, Enrico.

Letterato e critico italiano. Collaboratore di diversi periodici, si dedicò anche alla pittura, divenendo direttore della Galleria Civica di Arte Moderna di Torino. Fu una delle figure più polemiche e combattive della vita letteraria italiana del primo Novecento, assertore di un rinnovamento letterario in senso antitradizionalista. La sua opera più nota, Il pastore, il gregge e la zampogna (1900), si caratterizza per la forte polemica contro la poesia di G. Carducci e G. D'Annunzio: T. sostenne la necessità di abbandonare la lingua aulica, la metrica e la rima imposte dalla tradizione classica a favore di una poesia più realistica, pura, priva di ogni orpello letterario. Le sue opere non raggiunsero livelli alti, ma il suo esempio fecondò la poetica di artisti a lui posteriori, tra i quali alcuni esponenti del Crepuscolarismo. Tra le sue opere ricordiamo: Il poema dell'adolescenza (1901), Il tramonto di Zarathustra (1906), Mimi dei moderni (1919), Il Vangelo della pittura (1921), Il viandante e la sua orma (1923), Il filo di Arianna (1924), La ruota d'Issione (1925). Postume furono pubblicate le raccolte Scritti inediti (1938) e Diario e lettere inedite 1887-1901 (1939) (Torino 1869-1925).